E basta! Non abbiamo altro da fare che parlar male dei politici?

Non ne posso più, davvero!

Ovunque si vada, si sente gente parlar male dei politici. Bar, forum, Facebook, supermercato. Tutti a criticare, lamentarsi, dare del ladro e addirittura c’è chi parla di “sterminare”.

Ok, i nostri politici non saranno molto amati, ma noi siamo sicuri di essere tanto meglio di loro?

I politici sono fatti della nostra stessa carne, sono nati da donne e uomini italiani, parlano la nostra stessa lingua, hanno frequentato le nostre scuole, sono andati nelle stesse chiese. Sono a tutti gli effetti il prodotto massimo di ciò che in potenza c’è in ognuno di noi. Sono frutti del nostro seme.

Piantiamola di criticarli a partito preso, dovendo per forza dare a loro colpe che sono anche nostre.

Non siete convinti di ciò? Ok, allora vi propongo di dirmi quante delle seguenti considerazioni si applicano a voi e chi potrà rispondere con “tutte”, avrà diritto a parlar male della nostra classe governante.

  • fai sempre gli scontrini e le fatture, quando incassi soldi ;
  • chiedi sempre scontrini e fatture a dentisti e baristi, anche quando questo implica pagare qualcosa di più;
  • fai sempre il biglietto della metropolitana;
  • dichiari e paghi le ore effettivamente fatte dai tuoi collaboratori;
  • non stai mai a casa fingendo malattia;
  • non voti qualcuno solo perché ti ha fatto qualche piacere;
  • dici sempre a tuo figlio di consegnare in questura i portafogli trovati per strada;
  • non firmi certificati ed attestati leggeri ai tuoi clienti/allievi/pazienti;
  • approfitti degli scioperi per startene a casa a far nulla, dando la colpa agli scioperanti;
  • non lavori in nero, vero?
  • non usi la macchina aziendale per andartene in vacanza o per fare la spesa (senza autorizzazione, ovviamente);
  • insegni ai tuoi figli che le leggi vanno rispettate anche se non piacciono, finché non siano cambiate;
  • non butti nulla per strada (che poi qualcuno deve pulire e paghiamo tutti);
  • non tieni il bar chiuso nella piazza centrale del paese, solo perché passano pochi clienti (con grave danno per tutta la cittadinanza);
  • non tieni il rubinetto dell’acqua aperto mentre lavi i denti (con grave dispendio per tutta la cittadinanza);
  • non accendi i riscaldamenti in periodi non consentiti;
  • non irrighi il giardino fuori dagli orari stabiliti dal comune;
  • non usi la macchina per fare 100 chilometri al giorno da solo, quando mezzo paese fa la tua stessa strada tutti i giorni;
  • non vai a 80 chilometri orari in paese;
  • ti fermi sempre quando qualcuno è in prossimità delle strisce pedonali;
  • rispetti sempre i semafori gialli e rossi, anche di notte;
  • non metti mai la macchina in divieto di sosta;
  • non fai mai fare “bisogni” al tuo cane sui marciapiedi;
  • non vai mai contromano con la bicicletta e con la bicicletta non vai mai sui marciapiedi;
  • se ti danno il resto in eccesso, lo dici sempre alla cassiera o al negoziante;

… mi fermo, ma credo che ci siamo capiti

Allora, faccio una proposta. Tanto per non parlar male e basta, impegniamoci a fare qualcosa per la comunità, in questo 2012.

  • Poniamoci l’obiettivo di avviare una nuova attività, ovviamente valutando tutti i rischi, anche se la congiuntura non è delle migliori.
  • Dei cinque appartamenti che abbiamo, vendiamone uno a basso costo a qualcuno che ne ha bisogno. Usiamo il ricavato per una nuova attività. A noi restano quattro appartamenti (che comunque non è male), qualcuno ci ringrazierà, coi soldi presi potremmo anche guadagnare (e comunque qualcuno avrà un nuovo lavoro).
  • Differenziamo i resti. Anche se in alcune situazioni può essere inutile, in molti casi è utilissimo e fa tanto bene.
  • Moderiamo la velocità e guidiamo senza nervosismi al piede. Vedrete quanta benzina risparmieremo.
  • Teniamo l’auto pulita. Dura di più e consente ad altri di lavorare.
  • Spegniamo gli apparecchi inutilizzati, invece che metterli in stand-by. L’energia elettrica consumata dagli apparecchi in stand-by è enorme, se conteggiata a livello nazionale.
  • Spegniamo i cellulari, la notte. Il cellulare consuma anche se non usato, quando acceso, e poi dobbiamo ricaricarlo. Peccato che si ricarica con l’energia elettrica che poi dovrete pagare (e che qualcuno deve produrre).
  • Dividiamo per tre il cibo consumato. Ve lo dice un cuoco, mangiamo tre volte quello che dovremmo. Ci guadagneremo in salute, oltre che economicamente

Se queste cose già le fate, fatemi un fischio che ve ne suggerisco altre cento 

A questo punto, se ne avrete ancora voglia, potremo parlare male dei politici

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