Risparmiare gas in cucina

Coi tempi che corrono, risparmiare gas in cucina non è più solo una questione di ecosostenibilità, comunque importantissima, di mezzo ci sono anche primarie necessità di riduzione dei costi, diventati altissimi per molte famiglie.

Detto ciò, eccovi qualche consiglio.

Scegliete sempre bene la fiamma, ricordando che i fuochi operano a performance maggiori avendo l’ugello aperto il più possibile. Quindi, meglio un fornello piccolo a fiamma massima, che uno grande a fiamma al minimo.

La fiamma non deve mai uscire dal bordo del fondo, anzi, meglio che stia un mezzo centimetro dentro. Tutta la fiamma che esce, scalda solo il contesto, l’aria, non la casseruola, quindi è decisamente uno spreco di gas.

Se dovete bollire dell’acqua, usate il bollitore elettrico, se lo avete. Siamo così abituati all’idea che l’elettricità costi più del gas, da non tenere presente molti fattori che in realtà ne abbassano il costo. Un bollitore dell’acqua spesso in due minuti vi fa bollire due litri d’acqua, che sul gas ne avrebbero bisogno anche cinque, spesso di più. Inoltre di questi tempi il gas in realtà costa di più.

Lessate la pasta a fuoco spento, dopo aver portato l’acqua a bollore. Molte paste vengono benissimo lo stesso, fate qualche prova. Questo vale anche per altre cotture, soprattutto con materiali a bassa conducibilità termica.

Privilegiate paste a cottura ridotta. Esempio i tagliolini cuociono spesso in due soli minuti, le fettuccine in quattro, le tagliatelle in sei, gli spaghetti in otto, le penne in dodici, i bucatini in quindici! Non vi dico di mangiare la pasta che non vi piace pur di ridurre i tempi, ma almeno fateci caso.

Usate il calore residuo ogni volta che potete, per esempio riciclando una casseruola già calda per cuocere qualcos’altro, se le due cotture sono compatibili. Ad esempio, su una padella di ferro, se state cuocendo una bistecca, potete tranquillamente spegnerla due minuti prima di finire e andare avanti a completare l’opera col calore residuo.

Prelevate la pasta cotta dalla pentola usando un mestolo bucato, se potete, conservando l’acqua di cottura coperchiate. Versandola sui piatti sporchi, ridurrete il consumo di acqua calda per sciacquarli prima di metterli in lavastoviglie.

La maggior parte delle lavastoviglie non ha bisogno che si sciacquino i piatti con acqua calda, è una questione psicologica nostra, il più delle volte. Fate la prova e se potete usate la fredda, perché vi ricordo che l’acqua calda è ancora gas, nella maggior parte delle situazioni.

Se accendente il forno per una cottura, considerate se non sia il caso di farne dentro una seconda o addirittura una terza, cambiando il metodo ed evitando il gas. Ad esempio, un soffritto ho insegnato molte volte che viene meglio in forno, se lo avete già acceso per qualcos’altro unite le due cotture.

Usate i coperchi ogni volta che potete, spesso i tempi di cottura si dimezzano (oltre che avere una qualità maggiore)!

Preferite materiali ad alta conducibilità termica. Una casseruola in rame si scalda in un tempo dieci volte inferiore ad una di acciaio.

Compratevi un’induzione mobile, è enormemente più economica del gas nella stragrande maggioranza delle situazioni, se usata correttamente.

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