Ultima dimora

Non è possibile.

Non è possibile che un panorama abbia solo due colori. Un dirompente blu, interrotto solo dalla linea dell’orizzonte, ed il sabbia intenso delle montagne e di ogni cosa che non sia il cielo.

La Valle è silenziosa ed assolata. Ogni trenta passi un’ombra scura, unica variazione al tema a due colori, lascia intravedere una scala che scende nel cuore della montagna.

Questa Valle è la casa dei Re.

Lontana, sul lato occidentale della riva del lungo fiume che taglia il deserto, nella Valle tutto è come ieri, tutto è come 1.000 anni fa, tutto è come 3.000 anni fa.

Un trenino a scoppio quasi si vergogna di passare e basso basso tossisce con discrezione, quasi con pudore.

I Re si sentono. Pare di vederli.

Nella discesa verso la millenaria dimora dell’Uomo, sulle mura le sue gesta colorate raccontano i suoi timori ed i suoi peccati.

Non vorresti più uscire.

Un bimbo piange. Karnak ci aspetta sull’altro versante.

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